Se il tuo fedele compagno a quattro zampe è un cane anziano che soffre di artrosi, comprendere e gestire il suo dolore diventa una priorità. In questo articolo esploreremo insieme 5 rimedi naturali che possono rappresentare un valido supporto per alleviare i sintomi dell’artrosi nei cani anziani. Conoscere queste soluzioni può essere utile per migliorare la qualità di vita del tuo amico a quattro zampe. Scopri come affrontare l’artrosi nel tuo cane anziano con strategie naturali e gentili.
L’artrosi nel cane: patogenesi e sintomi
L’artrosi (o meglio definita, osteoartrosi) è una malattia osteoarticolare cronica, degenerativa e progressiva.
È caratterizzata dalla comparsa e dal progressivo peggioramento di diverse lesioni osteoarticolari (degenerazione della cartilagine articolare, infiammazione della membrana sinoviale, formazione di osteofiti, ecc.).
Ciò è causa di notevole dolore per il cane che, di conseguenza, riduce il movimento e l’attività fisica, andando incontro nel tempo ad una situazione di deperimento muscolare e instabilità articolare.
I principali sintomi dell’artrosi nel cane sono rappresentati da:
- postura anomala
- rigidità nei movimenti
- zoppia
- gonfiore articolare.
Per maggiori informazioni, leggi il nostro articolo: “L’artrosi nel cane: una patologia silenziosa e progressivamente invalidante”.
L’artrosi nel cane anziano
Sebbene anche cani giovani e adulti possono essere colpiti da questa patologia, nel cane anziano l’artrosi si manifesta molto frequentemente. Basti pensare che oltre il 70% dei cani con più di 9 anni di età ne è affetto.
I cani di grossa taglia e quelli obesi tendono a manifestare prima i sintomi clinici rispetto ai cani di piccola e media taglia e quelli normopeso.
La gravità dell’artrosi nel cane tende a peggiorare con l’età, soprattutto se la patologia non è adeguatamente gestita.

Esistono delle cure per il cane con artrosi?
Ad oggi non esiste una cura definitiva e completamente risolutiva per l’artrosi che si configura, dunque, come una patologia cronica e progressivamente degenerativa.
Lo scenario sembra dunque tragico, ma c’è una buona notizia: se l’artrosi viene diagnosticata precocemente e adeguatamente gestita, è possibile rallentarne la progressione e migliorare la qualità di vita del cane.
Il trattamento dell’artrosi è multimodale, cioè comprende diversi tipi di trattamenti volti a rallentare la progressione della patologia, ridurre il dolore e migliorare il benessere dell’animale.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, esistono diversi farmaci specifici per l’artrosi del cane, che consentono di alleviare il dolore. Tuttavia possono essere causa di effetti collaterali, soprattutto quando utilizzati con una certa frequenza e a lungo termine.
Dal punto di vista nutraceutico, il mercato dei prodotti per i pet offre una vasta gamma di integratori utili per supportare il cane con artrosi (alcuni specifici per il cane anziano).
Un valido aiuto può essere dato anche dalle cosiddette medicine complementari, come la fitoterapia, la micoterapia, l’agopuntura, ecc.
5 rimedi naturali utili se il tuo cane soffre di artrosi
Erbe e piante medicinali sono state tradizionalmente utilizzate nel tempo dall’uomo per alleviare i sintomi dovuti all’artrosi.
Sebbene i loro meccanismi d’azione non siano sempre noti, l’ipotesi è che possano interferire con la regolazione delle vie infiammatorie e l’inibizione dell’apoptosi dei condrociti.
Oggi sappiamo che possono essere molto utili anche negli animali, seppur con modalità di somministrazione e dosaggi spesso molto differenti.
Poichè da una stessa pianta possono essere ottenuti estratti differenti, con diversa composizione e, di conseguenza, anche diversi effetti sull’organismo, si raccomanda di evitare il fai-da-te e consultare un Medico Veterinario esperto in medicina integrata. Questi prodotti, seppur di origine naturale, contengono dei componenti attivi che possono essere controindicati in certe situazioni e possono interagire con altre sostanze o farmaci assunti dall’animale, con possibile comparsa di effetti avversi.
Artiglio del diavolo
L’artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens), il cui nome deriva dalle protuberanze acuminate dei suoi frutti legnosi, è famoso per la sua attività antinfiammatoria, analgesica e antireumatica. Tale azione è principalmente riferita al componente arpagoside e altri glucosidi iridoidi, presenti soprattutto a livello delle radici secondarie che rappresentano la parte della pianta utilizzata a scopo medicamentoso. Generalmente questa pianta medicinale è ben tollerata, tuttavia in alcuni soggetti può causare disturbi gastrointestinali (come nausea, diarrea, dolore addominale…).
Boswellia
Della boswellia (Boswellia serrata) si utilizza la gommoresina, ottenuta per incisione della corteccia. I componenti attivi sono gli acidi boswellici che svolgono azione antinfiammatoria, senza causare effetti gastrolesivi. Anzi, proprio in merito a quest’ultimo punto, la boswellia svolge anche un’azione protettiva nei confronti della mucosa gastrica. Pertanto l’uso di questa pianta può risultare utile in concomitanza di trattamenti con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) perchè consente di migliorarne l’efficacia (spesso permettendo una riduzione del dosaggio) e ridurne gli effetti collaterali a carico dello stomaco.
Curcuma
La curcuma (Curcuma longa) ha una lunga storia di uso tradizionale per la gestione del dolore infiammatorio dovuto all’artrosi nell’uomo. Della curcuma si utilizza il rizoma ovvero la sua grossa radice cilindrica. I principali componenti attivi sono dei polifenoli, i cosiddetti curcuminoidi, tra i quali spicca in particolare la curcumina. Da studi effettuati sia nell’uomo che negli animali è emerso che la curcumina esplica attività antinfiammatoria ed è in grado di ridurre l’intensità del dolore e migliorare la funzione articolare.
In studi scientifici recenti la curcuma è stata utilizzata in associazione alla boswelia nella gestione del dolore e dell’infiammazione muscolo-scheletrica con migliori risultati.
Inoltre la curcuma si distingue per le sue naturali proprietà antiossidanti, che la rendono particolarmente utile in corso di artrosi per contrastare lo stress ossidativo a carico di articolazioni.
Zenzero
Da secoli sono noti i benefici per la salute della radice di zenzero (Zingiber officinale), via via confermati da studi scientifici, che si sono concentrati negli ultimi anni soprattutto sulla sua attività antinfiammatoria e analgesica.
Nell’uomo esistono già diversi studi clinici che hanno dimostrato come l’integrazione di zenzero potrebbe ridurre l’infiammazione e diminuire il dolore articolare in corso di osteoartrosi, attraverso una riduzione della produzione di citochine proinfiammatorie.
Inoltre, dati recenti rivelano come l’effetto analgesico sia migliore quando lo zenzero è utilizzato in associazione con altre piante dalle proprietà antinfiammatorie della stessa famiglia delle Zingiberaceae, come la curcuma.
Salice bianco
Le proprietà benefiche per la salute del salice sono note fin dall’antichità. Erodoto e Ippocrate scrivevano che era utile per alleviare il dolore e abbassare la febbre.
In effetti dalla corteccia del salice bianco (Salix alba) è stata isolata per la prima volta nel 1828 la salicina, poi ribattezzata come acido salicilico, da cui deriva l’acido acetilsalicilico, principio attivo del famosissimo farmaco Aspirina.
I salicilati, principali componenti attivi di questa pianta medicinale, sono in grado di ridurre la sintesi di prostaglandine, principali mediatori infiammatori, responsabili della comparsa del dolore, dell’infiammazione e della febbre.
Altre soluzioni naturali
Quelli sopra menzionati sono solo alcuni dei tanti rimedi naturali che possono essere utili nella gestione dell’artrosi.
Altre soluzioni di supporto sono rappresentate, per esempio, dall’integrazione nutrizionale con acidi grassi omega-3 e palmitoiletanolamide (PEA).
Anche l’aromaterapia può rappresentare un valido supporto attraverso l’applicazione topica, tramite massaggio, di oli essenziali dalle proprietà analgesiche e antinfiammatorie, rigorosamente diluiti in olio vegetale. Ad esempio l’olio essenziale di copaiba (ricchissimo di beta cariofillene, un sesquiterpene dalla comprovata attività antinfiammatoria) può essere utile per alleviare il dolore a carico di un’articolazione.

Negli animali in cui il dolore è refrattario a tutti i trattamenti (farmacologici e non), è possibile ricorrere anche all’utilizzo della cannabis terapeutica. Per maggiori informazioni, leggi il nostro articolo “CBD e Cannabis Medica per alleviare il dolore da osteoartrosi nei cani”.
Se il cane con artrosi non cammina più…
Se ad un certo punto, nonostante tutti i trattamenti finora menzionati, il cane con artrosi non cammina più, prima di arrendersi, può essere utile prendere in considerazione un percorso di fisioterapia.
Questa comprende sia trattamenti manuali (come massaggi, movimenti passivi ecc.) sia trattamenti strumentali (come laserterapia, stimolazione elettrica transcutanea ecc.), con l’obiettivo di gestire il dolore, contrastare la perdita di massa muscolare e migliorare la mobilità.
Se l’animale riprende a camminare, oltre alle sedute di fisioterapia dal veterinario fisiatra, per la gestione a casa può essere utile far fare al cane esercizi specifici per l’artrosi e un’attività fisica leggera e possibilmente regolare.

In conclusione...
In conclusione, è possibile affrontare l’artrosi nel cane anziano con una gestione multimodale, di tipo olistico, che includa sia trattamenti convenzionali che rimedi naturali. Piante medicinali, come l’artiglio del diavolo, la boswellia, la curcuma, lo zenzero e il salice bianco, rappresentano delle soluzioni naturali complementari alle cure farmacologiche tradizionali, utili per alleviare il dolore e l’infiammazione articolare.
BIBLIOGRAFIA
- AIMOV (Accademia Italiana Medicina Olistica Veterinaria), atti dal corso di Ficoterapia Veterinaria 2023
- Doyle L et al., “Safety and Efficacy of Turmeric (Curcuma longa) Extract and Curcumin Supplements in Musculoskeletal Health: A Systematic Review and Meta-Analysis.”, Altern Ther Health Med. 2023
- Szymczak J et al., “Zingiber Officinale Roscoe: The Antiarthritic Potential of a Popular Spice-Preclinical and Clinical Evidence“, Nutrients, 2024