L’artrosi nel cane è una condizione dolorosa e invalidante che può influenzare significativamente la qualità della vita del nostro fedele amico a quattro zampe. Spesso associata all’invecchiamento, l’artrosi colpisce i cani anziani in particolare, ma può manifestarsi anche in età più giovane a seguito di traumi o predisposizioni genetiche. In questo articolo, esploreremo cosa significa vivere con un cane affetto da artrosi, quali sono i farmaci disponibili per alleviare il dolore e migliorare la mobilità e quali strategie adottare per garantire il benessere del nostro compagno peloso.
L’osteoartrosi
L’osteoartrosi è una patologia osteoarticolare cronica, degenerativa e progressiva, dalla fisiopatologia piuttosto complessa.
Può avere un’origine post-traumatica (causa più comune nel cane), metabolica o legata all’invecchiamento. In ogni caso, indipendentemente dalla causa, è caratterizzata da diverse lesioni osteoarticolari, tra cui:
- rimodellamento dell’osso subcondrale (cioè l’osso presente subito al di sotto della cartilagine articolare)
- fissurazione e perdita della cartilagine articolare
- formazione di osteofiti (cioè escrescenze che si formano a seguito di processi di degenerazione cronica delle ossa)
- infiammazione della membrana sinoviale (cioè lo strato di rivestimento interno della capsula articolare)
- distensione capsulare.
Queste alterazioni patologiche causano notevole dolore al cane, provocando l’instaurarsi di un circolo vizioso: il dolore e il malessere dell’animale comportano una diminuzione dell’attività fisica che induce un deperimento muscolare, generando ulteriormente instabilità articolare e sollecitazioni anomale, favorendo il deterioramento della cartilagine e l’infiammazione dei tessuti molli.

Chi sono i soggetti più frequentemente colpiti?
I cani anziani sono i soggetti più frequentemente affetti da artrosi. Infatti, si stima che oltre il 70% dei cani oltre i 9 anni di età ne sia colpito.
Sebbene la patologia si manifesti clinicamente con maggiore frequenza in età avanzata, nella maggior parte dei casi questa inizia ben prima. Dunque, non è infrequente osservare sintomi di artrosi anche in cani adulti e talvolta giovani.
I cani di grossa taglia sono maggiormente colpiti e alcune razze risultano particolarmente predisposte (es. Labrador, Golden Retriver, Pastori tedeschi, Collie, Rottweiler..).
L’obesità rappresenta un importante fattore di rischio.

Quali sono i sintomi clinici dell’artrosi nel cane
Nel cane la patologia può inizialmente manifestarsi con un cambio di abitudini e comportamenti. Infatti l’animale prova un malessere che spesso si traduce in una riduzione dei tempi di gioco, un diminuito entusiasmo al momento delle passeggiate, difficoltà a salire e scendere le scale, una rigidità a freddo, cambiamenti caratteriali (appare intimorito oppure aggressivo se qualcuno prova a toccarlo) ecc.
Successivamente, con il progredire dell’artrosi, possono comparire uno o più dei seguenti sintomi, che risultano maggiormente evidenti nel cane anziano:
- postura anomala
- andatura rigida
- zoppia
- gonfiore articolare.
Il dolore da artrosi, essendo per sua natura cronico, se non adeguatamente gestito può causare, oltre che sofferenza fisica, anche sofferenza emotiva. Il perdurare nel tempo di questa situazione può portare alla comparsa di problematiche comportamentali. Per approfondimenti leggi il nostro articolo “Il dolore nel cane e nel gatto: non solo gestione fisica, ma anche emotiva e cognitiva”.
Come si diagnostica l’artrosi nel cane?
La diagnosi si basa fondamentalmente sull’anamnesi e le informazioni fornite dal proprietario che, nella maggior parte dei casi, riferisce che il suo cane è meno attivo del solito, sembra aver cambiato comportamento, può avere una postura anomala, può manifestare zoppia oppure un’andatura insolita…
Durante la visita veterinaria, oltre a verificare le condizioni di salute generali del cane, viene eseguito un attento esame ortopedico. Il Veterinario inizialmente osserva l’animale a distanza, prima in stazione e poi in movimento, per cogliere alterazioni rispettivamente della postura (ad es. se scarica il peso da un arto) e dell’andatura (ad es. se è presente zoppia e di che grado).
Successivamente effettua un esame ravvicinato, palpando tutte le articolazioni e i segmenti ossei, la colonna vertebrale e i muscoli alla ricerca di anomalie (es. rigonfiamenti, segni di amiotrofia, effusioni ecc.) e presenza di crepitii e dolore alla palpazione. Il Veterinario valuta anche l’ampiezza dei movimenti articolari che possono risultare diminuiti. Possono essere eseguiti anche dei test specifici.
Talvolta viene eseguito anche un esame neurologico sommario, quando si sospetta che ci possa essere anche una concomitante alterazione neurologica.
Per oggettivare il malessere dell’animale e aumentare la sensibilità della diagnosi esistono delle apposite scale di valutazione del dolore, ad esempio la scala LOAD (Liverpool Osteoarthritis in dogs), la scala COAST (Canine OsteoArthritis Staging Tool), ecc.
Successivamente alla visita clinica, si passa alla diagnostica per immagini. Generalmente l’esame radiografico consente di evidenziare la presenza di alterazioni a carico dei tessuti (come rimaneggiamenti ossei, gonfiori tessutali e articolari, osteofiti, mineralizzazioni intra-articolari ecc.).
In alcuni casi particolari, potrebbe rendersi necessaria una TAC.
Come si cura l’artrosi nel cane?
Anche nel cane, come nell’uomo, l’artrosi è una patologia cronica degenerativa per cui non esiste, ad oggi, una cura completamente risolutiva. Tuttavia è possibile, attraverso una diagnosi precoce e un trattamento mirato, rallentarne la progressione e migliorare la qualità di vita dell’animale.
Se è presente una causa soggiacente (ad es. la rottura del legamento crociato del ginocchio), la sua risoluzione, quando possibile, consente già di rallentare l’evoluzione del processo degenerativo.
Dopodichè, il piano terapeutico è generalmente multimodale ovvero comprensivo di diversi tipi di trattamenti volti a rallentare la progressione dell’artrosi, ridurre il dolore e migliorare il confort dell’animale.
Terapie farmacologiche
I farmaci più comunemente utilizzati in caso di dolore dovuto ad artrosi nel cane sono i FANS, cioè gli antinfiammatori non steroidei.
In situazioni di dolore particolarmente intenso e incontrollabile può essere necessario dover ricorrere ai farmaci oppioidi.
Oggi, per alleviare il dolore cronico da artrosi, esiste anche un trattamento a base di anticorpi monoclonali che consiste in un’iniezione a cadenza generalmente mensile.
Medicine complementari
La fitoterapia, la micoterapia, l’agopuntura e altre forme di medicina complementare possono rappresentare dei validi strumenti per migliorare la condizione del paziente artrosico, soprattutto per quanto riguarda la gestione del dolore.
Molto spesso consentono di limitare il ricorso ai farmaci analgesici e antinfiammatori, che non sono privi di effetti collaterali e in taluni casi possono anche essere controindicati.
Infatti nel cane anziano, che spesso presenta delle comorbilità (problemi renali, epatici ecc.), i farmaci per l’artrosi talvolta sono mal tollerati.
Nell’ambito della fitoterapia, sono diverse le piante medicinali che possono risultare utili per alleviare il dolore dovuto all’artrosi. Per approfondimenti leggi il nostro articolo “5 rimedi naturali utili se il tuo cane anziano soffre di artrosi”.
Inoltre, per i pazienti che non rispondono ai trattamenti convenzionali oggi è possibile ricorrere alla cannabis medica.

Ricorso a nutraceutici e integratori
È scientificamente dimostrato che un adeguato apporto di omega-3 migliora il confort degli animali affetti da artrosi, per i quali è raccomandata un’integrazione a vita.
Possono essere altrettanto utili gli integratori ad uso veterinario specificatamente studiati per il supporto degli animali artrosici.
Trattamento dietetico per la riduzione del peso corporeo
L’attuazione di un regime dietetico è fondamentale in caso di sovrappeso e obesità. Si stima infatti che una perdita anche solo del 6% del peso corporeo migliori considerevolmente e rapidamente la mobilità.
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Modifiche ambientali
Alcune modificazioni dell’ambiente di vita dell’animale sono raccomandate allo scopo di agevolarlo negli spostamenti e migliorare il suo benessere, ad esempio il posizionamento di rampe, tappeti antiscivolo ecc.
Fisioterapia e rieducazione funzionale
La fisioterapia, che comprende sia trattamenti manuali (come massaggi, movimenti passivi ecc.) sia trattamenti strumentali (come laserterapia, stimolazione elettrica transcutanea ecc.), consente sia di gestire il dolore sia di migliorare la mobilità.
Inoltre, per la gestione a casa, quando possibile, è raccomandata un’attività moderata e regolare che consente di sostenere la muscolatura e migliorare la mobilità articolare. In caso di artrosi è consigliabile far fare al cane passeggiate corte e tranquille, esercizi leggeri, camminata in acqua e nuoto. Assolutamente da evitare sono le attività repentine a forte impatto articolare (ad es. salire e scendere continuamente dalle scale, giochi intensi con altri cani ecc.).

Trattamento chirurgico palliativo
Nei casi possibili, quando l’animale è molto dolorante e non risponde a nessuno dei precedenti trattamenti, come ultima opzione si può tentare un intervento chirurgico. Tanto per fare un esempio, è possibile applicare una protesi d’anca se è presente una displasia terminale a livello di questa articolazione.
L’importanza del monitoraggio a lungo termine
Poiché l’artrosi è una patologia cronica progressivamente degenerativa, la sua gestione ottimale richiede un monitoraggio a lungo termine, di cui il Medico Veterinario è garante.
La medicina veterinaria in questo caso deve essere preventiva e proattiva: l’artrosi e il dolore che ne consegue devono essere trattati il più presto possibile.
In conclusione...
In conclusione, l’artrosi nel cane rappresenta una sfida complessa, essendo una patologia cronica, degenerativa e progressiva che può compromettere significativamente la qualità di vita dell’animale. La diagnosi precoce e il trattamento mirato giocano un ruolo cruciale nel rallentare la progressione della malattia e nel migliorare il comfort del cane. È fondamentale adottare un approccio multimodale che includa terapie farmacologiche, medicine complementari, integratori, modifiche ambientali, fisioterapia ecc. Inoltre, un monitoraggio a lungo termine è essenziale per garantire nel tempo una gestione ottimale dell’artrosi e del dolore che ne consegue. Investire nella salute articolare del cane fin dai primi segnali di malessere è cruciale per garantire una vita più confortevole e attiva al nostro fedele amico a quattro zampe.
BIBLIOGRAFIA
- Anderson KL et al., “Prevalence, duration and risk factors for appendicular osteoarthritis in a UK dog population under primary veterinary care”, in Sci Rep, 2018
- Panizo M, “La gestione di un animale artrosico”, Settimana Veterinaria, 2024
- Violè A, “Dolore da osteoartrosi: l’approccio One Health è ricco di informazioni”, Settimana Veterinaria, 2024