Intervista alla Dott.ssa Eva Ricci, Veterinaria Esperta in Comportamento animale

Oggi siamo qui con la Dott.ssa Eva Ricci, Veterinaria Esperta in Comportamento Animale, che si è resa disponibile a rispondere ad alcune nostre domande e approfondire con noi il tema della Medicina comportamentale veterinaria. La Dott.ssa Ricci fa parte del team di Medici Veterinari di ideaVet.

“Puoi spiegarci chi è il Medico Veterinario comportamentalista e cosa fa?”

 
La figura del Medico Veterinario comportamentalista si occupa di prevenire, diagnosticare, trattare problemi e patologie del comportamento degli animali d’affezione, come ad esempio stati di stress, fobie, stati d’ansia, comportamenti aggressivi. Esiste proprio una branca della medicina veterinaria che si chiama “Medicina comportamentale“. Il Medico Veterinario comportamentalista conosce il comportamento (cioè l’etologia), le caratteristiche e le esigenze delle specie animali di cui si occupa, e sa riconoscere se i comportamenti e gli stati emotivi dei singoli individui sono nella norma o sono espressione di un disagio psico-fisico. Essendo un medico, può comprendere se una alterazione del comportamento di un soggetto può essere collegata o meno ad un disagio fisico. Ma non solo, si occupa anche di educare le persone ad un corretto rapporto con gli animali e facilitare la comunicazione animale-persona e viceversa. Possiamo dire che il Medico Veterinario comportamentalista lavora per migliorare il benessere degli animali che vivono in famiglia con gli umani o che risiedono in canili, gattili, allevamenti…
Alcuni Medici Veterinari comportamentalisti si occupano di ricerca scientifica relativa al comportamento animale e alla relazione con l’essere umano e con l’ambiente presso enti di ricerca e Università.”

“Quale percorso di studi deve svolgere un Medico Veterinario per diventare comportamentalista?”

Per diventare Medico Veterinario comportamentalista è necessario acquisire conoscenze e competenze sia in ambito clinico che comportamentale. L’acquisizione di queste competenze può avvenire in diversi modi, come ad esempio attraverso Master Universitari e Scuole di Specializzazione post laurea. Importanti sono anche tirocini ed esperienze pratiche e l’aggiornamento continuo attraverso corsi, studio di letteratura scientifica, confronto con colleghi ed altre figure professionali.”

“Sul sito della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) è presente un elenco ufficiale dei veterinari Esperti in Comportamento animale nel quale, sappiamo, tu sei presente. Puoi spiegarci che cosa significa essere inseriti in questo elenco?”

 
L’elenco FNOVI dei “Medici Veterinari esperti in comportamento animale” raccoglie i nominativi dei Veterinari e delle Veterinarie che hanno competenze in Medicina comportamentale e che sono in possesso dei requisiti elencati dalle Linee guida e previsti dal Decreto Ministeriale 26 Novembre 2009. I medici veterinari “esperti in comportamento animale”, oltre ad effettuare attività di docenza nei “corsi base” per i proprietari di cani e oltre ad occuparsi di tutto ciò che concerne il benessere psico-fisico degli animali, sono il riferimento per effettuare le valutazioni comportamentali dei cani “impegnativi” per la loro corretta gestione ai fini della tutela dell’incolumità pubblica, nonché al fine di effettuare eventuali interventi terapeutici comportamentali.”

“Qual è stato il tuo percorso di studi per diventare Medico Veterinario comportamentalista? Sappiamo che, oltre che Medico Veterinario comportamentalista, sei anche etologa di cani e gatti. Vuoi raccontarci di più?”

 
“Il mio percorso è un poco particolare. Ho una prima laurea in Biologia, attraverso la quale sono entrata nel mondo dell’etologia animale, concentrandomi poi sull’etologia di cani e gatti. L’etologo è lo studioso del comportamento animale. Il suo lavoro ha varie sfaccettature e tocca vari ambiti, ma essenzialmente l’etologo osserva un animale o un gruppo di animali, registra con strumenti i loro comportamenti e successivamente li analizza in modo scientifico. Attraverso questa raccolta e analisi dei dati può capire qualcosa in più sugli animali, ad esempio può comprendere come gli animali si rapportano all’ambiente che li circonda e, nel caso degli animali domestici, come essi si relazionano all’uomo, e viceversa.
Grazie a queste conoscenze l’etologo può lavorare per migliorare la qualità di vita degli animali e facilitare la relazione tra essi e le altre specie con cui convivono. Come etologa di cani e gatti, dopo aver conseguito un Master in “Etologia degli animali d’affezione”, per anni mi sono occupata di insegnare alle persone come prendersi cura dei bisogni etologici dei propri animali, quindi come farli vivere sereni e prevenire comportamenti indesiderati e problemi relazionali. Ho anche collaborato alla ricerca scientifica in ambito etologico con un gruppo di ricerca dell’Università di Pisa.
Successivamente ho conseguito la laurea in Medicina Veterinaria, mi sono abilitata alla professione, e ho continuato a formarmi in Medicina comportamentale, attraverso corsi, tanta pratica, e studio individuale. Sono stata anche co-autrice di articoli su riviste scientifiche. Sono stata quindi inserita nell’elenco dei Medici Veterinari esperti in comportamento FNOVI.”

“Quali sono i problemi comportamentali del cane e del gatto che riscontri più frequentemente nel tuo lavoro?”

 
“Tendenzialmente, ho molto spesso a che fare con cani e gatti che presentano problemi di paure e fobie, come ad esempio paura/fobia di rumori, di persone, di altri animali… e con stati d’ansia. Queste condizioni sono collegate ad alterazioni dello stato emotivo, e portano ad alterazioni del comportamento, che vanno dalle manifestazioni di forte disagio con agitazione psico-fisica, all’inibizione comportamentale, alla manifestazione di comportamenti aggressivi, ai comportamenti compulsivi, alle eliminazioni inappropriate di feci e urine. Questi disagi si riflettono anche sulla relazione con le persone che circondano cani e gatti, mettendo in difficoltà tutto il sistema-famiglia.”

“Puoi spiegarci come si svolge una visita comportamentale veterinaria? “

 
La visita comportamentale veterinaria comprende un colloquio con i familiari umani dell’animale (o con chi se prende cura se l’animale si trova in una struttura di accoglienza) e una osservazione diretta del comportamento dell’animale. Attraverso il colloquio acquisisco informazioni relative alla storia dell’animale, alla gestione e ai comportamenti manifestati. Attraverso l’osservazione posso comprendere gli stati fisici ed emotivi dell’animale e quali sono le sue reali risposte agli stimoli sociali ed ambientali. Io lavoro al domicilio del cliente, per me, infatti, è molto importante vedere l’animale nel proprio ambiente di vita. Per i cani, organizzo anche uscite in ambiente urbano o naturale per fare una valutazione completa. Al termine della visita comunico la mia valutazione, ed eventualmente una diagnosi, e fornisco i primi consigli di intervento. Inoltre illustro l’idea di percorso terapeutico tagliato sulle esigenze del soggetto e della famiglia.

Il percorso pratico può comprendere incontri successivi guidati da me in prima persona, dato che mi occupo anche di riabilitazione comportamentale, o, nel caso dei cani, posso collaborare con Istruttori/istruttrici cinofili/e. Il percorso terapeutico può comprendere la somministrazione di farmaci o integratori. Nel caso io ritenga necessario svolgere approfondimenti sulla salute fisica dell’animale, vado a consigliare accertamenti.”

“Oggi, con l’avvento delle nuove tecnologie e della telemedicina è possibile consultare un veterinario comportamentalista anche online. Come si svolge una consulenza online di medicina comportamentale?”

 
“La consulenza comportamentale online, in videochiamata, ha alcuni punti in comune con la visita comportamentale in presenza ed alcuni differenti. La consulenza si basa su un colloquio con i familiari e, per quanto riguarda l’osservazione dell’animale e dell’ambiente di vita, su video forniti dalla famiglia.

Al termine della consulenza fornisco indicazioni di intervento e consiglio eventuali terapie. In caso di necessità di consulenze successive, le organizzo in modo tale da avere la possibilità di monitorare la situazione sia attraverso i racconti dei proprietari sia attraverso video. Nel caso dei cani, può essere necessaria la presenza in loco di figure tecniche, cioè Istruttori/istruttrici cinofili/e, che seguano il percorso pratico della famiglia.”

Ringraziamo ancora la Dott.ssa Ricci per il tempo prezioso che ci ha dedicato.
 
Ricordiamo a tutti i nostri lettori che la Dott.ssa Eva Ricci, Veterinaria Esperta in Comportamento animale, visita nelle province di Massa Carrara e di La Spezia e in Versilia, ed è disponibile per consulenze veterinarie online su ideaVet.
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