Gli idrolati si ottengono durante l’estrazione degli oli essenziali da piante aromatiche mediante il processo di distillazione in corrente di vapore.
Per lungo tempo sono stati considerati prodotti di scarto, privi di qualsiasi valore. Tuttavia negli ultimi anni sono stati notevolmente rivalutati e hanno trovato ampio utilizzo nell’ambito della cosmesi e degli animali da compagnia.
Che cosa sono gli idrolati?
Gli idrolati sono, per definizione, acque distillate vegetali ottenute come prodotto secondario dell’estrazione degli oli essenziali da varie parti di piante aromatiche tramite il processo di distillazione in corrente di vapore.
La parola idrolato deriva da hydro cioè acqua (che nel processo di distillazione funge da solvente), oppure in francese da hydro + lait (latte) in quanto il prodotto appena distillato presenta un aspetto leggermente lattiginoso.

Come si ottengono?
Questi prodotti, abbiamo detto, si ottengono dalla distillazione in corrente di vapore degli oli essenziali: questa tecnica di estrazione si basa sulla proprietà fisica degli oli essenziali di essere volatili e, dunque, facilmente vaporizzabili e trasportabili dal vapore acqueo.
Le parti aromatiche della pianta vengono inserite in un alambicco insieme all’acqua che viene portata ad ebollizione. Il vapore acqueo generato attraversa, quindi, il materiale vegetale, permeandone le parete cellulari fino a determinarne la rottura, con conseguente fuoriuscita dell’essenza che viene così vaporizzata. All’uscita dalla camera di distillazione il vapore acqueo arricchito di olio essenziale attraversa un condensatore costituito da una serpentina raffreddata da un ricircolo d’acqua, nel quale si condensa ritornando allo stato liquido. Infine, viene raccolto in un vaso chiamato essencier (o vaso fiorentino) nel quale si separa in olio essenziale e idrolato.

L’idrolato viene chiamato anche “acqua aromatica”, ma non va confuso con l’acqua distillata a cui viene aggiunto l’olio essenziale per conferirle la caratteristica profumazione della pianta (“acqua profumata”).
Un idrolato altro non deve essere che il risultato della distillazione in corrente di vapore, nulla viene aggiunto.
Da che cosa sono costituiti?
Nella loro composizione contengono parti idrosolubili della pianta e una quantità molto esigua (raramente superiore all’1%) di alcuni costituenti dell’olio essenziale.
Generalmente, analizzando in laboratorio un idrolato, si evidenzia un pH leggermente acido e la quasi totale assenza di monoterpeni e sesquiterpeni.
Essendo in prevalenza costituiti da acqua, possono essere intaccati da eventuali microrganismi, quindi non si conservano a lungo come gli oli essenziali.
Per mantenerli in maniera ottimale è opportuno riporli in frigorifero e assicurarsi sempre di aver chiuso bene il flacone dopo l’uso.
Si consiglia di consumarli nel giro di 3-6 mesi.
Perchè sono molto utili per la salute e il benessere umano e animale?
Per molto tempo questi prodotti sono stati erroneamente considerati un residuo di scarso valore della distillazione in corrente di vapore e venivano scartati. Tuttavia negli ultimi anni hanno riguadagnato la loro reputazione in molti tipi di trattamenti cosmetici per la persona e come supporto in caso di disturbi psicosomatici.
Inoltre, si sono ritagliati uno spazio di tutto rispetto anche nell’ambito del mondo animale, con ampio utilizzo soprattutto nel gatto e in altri pets di piccola taglia (come conigli, cavie, criceti, uccelli ecc.) come “alternativa” agli oli essenziali, il cui impiego è meno maneggevole in queste specie.

Chiaramente, va detto subito che gli idrolati sono cosa ben diversa dagli oli essenziali, che hanno una composizione chimica molto più complessa e una maggiore potenza d’azione dal punto di vista biologico.
Gli idrolati sono prodotti estremamente diluiti, blandi e delicatamente aromatici.
Per queste proprietà, il loro utilizzo è estremamente sicuro sia nell’uomo (anche in categorie a rischio come neonati, bambini, donne in gravidanza e anziani) che negli animali di qualsiasi specie e taglia.
A differenza degli oli essenziali che vanno “dosati” con estrema cura, gli idrolati sono decisamente più maneggevoli e hanno un margine di sicurezza molto più ampio.
Anche l’intensità della fragranza di questi prodotti è diversa rispetto ai corrispettivi oli essenziali. Sono, infatti, meno potenti a livello aromatico, più delicati e meglio tollerati anche da specie con olfatto particolarmente acuto come, ad esempio, il gatto.

Come si utilizzano?
Le modalità di utilizzo sono praticamente le stesse degli oli essenziali:
- per via inalatoria
- per via dermatologica
- per via orale.
Via olfattiva
Possono essere diffusi nell’ambiente utilizzando il classico diffusore ad ultrasuoni che si utilizza per gli oli essenziali. In tal caso, essendo composti prevalentemente da acqua, vengono messi direttamente nel diffusore senza alcuna diluizione e producono una brezza lievemente aromatica, olfattivamente meno “invasiva” rispetto agli oli essenziali. Tale applicazione può essere utile quando in casa sono presenti animali piuttosto sensibili (come i gatti) che mal tollerano gli oli essenziali e manifestano disagio quando questi vengono diffusi nell’ambiente.

Gli idrolati, spesso venduti in flaconi spray, si prestano molto bene ad essere spruzzati su cucce, divani, coperte ecc. per profumare l’ambiente, contrastare i cattivi odori e, con alcuni, avere anche un blando effetto igienizzante ed insettorepellente (ad es. quello di lavanda vera).
È possibile utilizzarli anche come deodorante per le lettiere dei gatti. Tuttavia, si consiglia prima di fare una prova, lasciando comunque un’altra lettiera intonsa a disposizione del gatto. Questo per verificare che l’animale non sia infastidito dal profumo dell’idrolato, cosa che potrebbe indurlo a sporcare fuori dalla cassetta.
Due idrolati che possono essere utilizzati come rimedi naturali nel raffreddore nei gatti sono quelli di elicriso (Helichrysum italicum) e geranio (Pelargonium graveolens). Sono molto utili quando è presente un’infezione delle prime vie respiratorie con presenza di scolo nasale, starnuti e tosse. In tal caso possono essere messi nel diffusore ad ultrasuoni, facendo convogliare il vapore verso il trasportino nel quale sarà stato sistemato l’animale. Per una maggiore intensità del trattamento è possibile coprire il trasportino con una coperta, lasciando scoperto solo il lato di provenienza del flusso di vapore. Tale operazione può durare fino a 15-20 minuti ed essere ripetuta 2-3 volte al giorno.
Questi idrolati possono essere anche utilizzati in aerosol previo consulto con il proprio Medico Veterinario di riferimento.
Via topica
A differenza degli oli essenziali che andrebbero sempre diluiti in olio vegetale, gli idrolati possono essere utilizzati per via cutanea puri, non diluiti. Infatti, a meno che non vi sia una forma di ipersensibilità individuale, non sono irritanti per la cute, anche in presenza di lesioni. Dunque, sono ideali per i gatti che, avendo una cute piuttosto sottile, delicata e tendente all’irritazione, possono beneficiare del loro effetto rinfrescante e deodorante.
Inoltre sono tendenzialmente innocui in caso di accidentale ingestione. Dunque, nel caso degli animali che tendono a leccarsi dopo l’applicazione, non c’è pericolo di tossicità.
Possono essere tranquillamente usati sulle mucose dove svolgono un effetto rinfrescante e umettante, contrariamente agli oli essenziali, il cui uso sulle mucose andrebbe evitato, salvo diversa indicazione medica.
Recenti studi hanno dimostrato che alcuni idrolati (come quelli estratti da Salvia officinalis e Rosmarinus officinalis) hanno azione antimicrobica e potrebbero trovare un potenziale utilizzo come coadiuvanti nel trattamento di infezioni cutanee di lieve e moderata entità. In queste condizioni, infatti, sono indispensabili applicazioni locali ripetute che siano efficaci per il paziente ma, allo stesso tempo, anche sicure per la cute danneggiata (cosa non sempre possibile con gli oli essenziali che talvolta possono essere irritanti, soprattutto se non sono stati opportunamente diluiti).
Un idrolato molto versatile e per questo ampiamente utilizzato, non soltanto nell’uomo (in particolare nei bambini) ma anche negli animali, è quello di lavanda vera (Lavandula angustifolia). Ha un aroma floreale, dolce e delicato, che non disturba l’olfatto nemmeno dei soggetti più sensibili. Per via olfattiva svolge un blando effetto calmante e rilassante. Rientra sicuramente nella lista dei rimedi naturali utili quando il cane o gatto si gratta e/o è presente una dermatite, perchè:
- a livello cutaneo svolge un’azione lenitiva, decongestionante e rinfrescante
- dona beneficio in caso di irritazione, prurito e presenza di piccole scottature o escoriazioni
- contribuisce a tenere lontani i parassiti.
Altri idrolati con proprietà insettorepellenti che possono essere utili negli animali domestici sono quelli di geranio (Pelargonium graveolens) e cedro rosso (Juniperus virginiana). Purtroppo, questi prodotti da soli non sono sufficienti come unica forma di protezione contro i parassiti esterni, specialmente durante la stagione primaverile-estiva e vanno comunque associati agli antiparassitari chimici.
Gli idrolati sono sicuri e ben tollerati anche quando utilizzati per impacchi oculari. Ad esempio quelli di hamamelis (Hamamelis virginiana) e melissa (Melissa officinalis) rappresentano dei validi rimedi naturali in caso di congiuntivite e blefarite nei gatti e nei cani. In tal caso si utilizzano imbibendo un batuffolo di cotone oppure una garza e tamponando sugli occhi. Chiaramente, in quest’ottica, è di fondamentale importanza utilizzare prodotti completamente naturali, puri e di elevata qualità.

Via orale
Per alcuni idrolati è possibile anche l’utilizzo per via orale, a patto che siano completamente puri, privi di qualsiasi additivo sintetico, genuini e ottenuti da piante coltivate con metodo biologico.
Possono essere utilizzati per igienizzare il cavo orale (come un collutorio) e, anche in caso di ingestione, sono completamente innocui.
In conclusione...
- Gli idrolati sono prodotti naturali, puri e di origine vegetale
- Sono molto maneggevoli e sicuri
- Possono essere utilizzati senza alcuna controindicazione sia nell’uomo che negli animali di qualsiasi specie e taglia
- Possono essere utilizzati per via inalatoria, cutanea o orale. Tutto questo a patto che si utilizzino prodotti completamente naturali, puri e di qualità certificata.
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Oli essenziali e animali.
Possibili applicazioni e modalità d’uso degli oli essenziali e altri prodotti aromatici vegetali negli animali da compagnia, Cena M, 2022
BIBLIOGRAFIA
- Chiereghin P, Farmacia verde, manuale di fitoterapia, Edagricole, 2011
- Di Vito M et al., “Is the Antimicrobial Activity of Hydrolates Lower than that of Essential Oils?”, in Antibiotics, 2021
- Leigh Bell K., Aromaterapia olistica per gli animali, Edizioni Enea, Milano, 2020
- Politi M et al., “Hydrosol from Rosmarinus officinalis, Salvia officinalis and Cupressus sempervirens: Phytochemical Analysis and Bioactivity Evaluation”, in Plants, 2022
- Rasori R, Iniziazione agli idrolati, L’Aromaterapia del cambiamento, Edizioni Mediterranee, 2022
- https://www.pranarom.it/content/18-idrolati